L’importanza del colore nel web marketing


Nell’articolo precedente ci siamo soffermati sul significato dei colori e sul modo in cui vengono percepiti dalle persone.

Completiamo la rassegna comprendendo il rapporto tra colori e brand, quali fattori influiscono nella scelta del colore e come creare call to action efficaci, guidate dal giusto accostamento dei colori.

Colori e brand identity

La psicologia dei colori nel marketing aiuta, tra le altre cose, a capire come rendere un brand riconoscibile. La riconoscibilità del brand è l’abilità di identificare o associare un prodotto e dei valori a un determinato marchio.

La Loyola University di Chicago ha condotto uno studio sul rapporto tra colore e brand, dimostrando come il primo aumenti del 80% la riconoscibilità del secondo. Quando i consumatori pensano a un prodotto, pensano anche ai colori del brand, è quindi importante:

  • Scegliere colori capaci di valorizzare il brand e il messaggio che si vuole trasmettere, considerando anche il significato del colore nel mondo del marketing;
  • Prediligere colori che si adattano ai valori aziendali e al prodotto;
  • Rimanere coerenti per evitare di creare “confusione” nel cliente;
  • Optare per tonalità non molto utilizzate dalla concorrenza, laddove è possibile.

Non sorprende dunque come dietro ad ogni marchio ci siano studi e profonde analisi legate alla comunicazione e ai colori utilizzati.

Fattori incisivi nella scelta dei colori

Nella scelta della palette colori di un brand incidono diversi fattori, essenziali da considerare per ottenere risultati concreti. Vediamo quali sono.

L’obiettivo e il contesto

Prima di scegliere i colori giusti occorre definire l’obiettivo e il contesto in cui si sviluppa il brand. Ad esempio:

Si decide di aprire un e-commerce che vende prodotti per l’igiene personale.
Prediligere il blu e le sue sfumature crea un’associazione rapida nella mente del consumatore che non avrà grandi difficoltà a collegare il prodotto, il suo uso e il brand.

Il sito web – come anche l’e-commerce – sono la vetrina di un marchio ed è necessario che ci sia coerenza tra prodotto e contesto.

La notorietà del brand

Esistono alcuni scenari in cui la “coerenza” può venire meno in funzione di un ottimo risultato.

Quando un marchio è riuscito a creare nel tempo una forte brand identity, un cambio di colore improvviso può provocare un effetto sorpresa positivo.

Un esempio di successo è offerto dalla società Heinz, che ha cambiato il colore della bottiglia di ketchup da rosso a verde . I consumatori, abituati alla confezione rossa, sono rimasti sorpresi nel vedere la nuova bottiglia di colore verde. Stimolare la curiosità dei consumatori ha consentito alla società di aumentare le vendite del prodotto.

Una scelta come quella di Heinz, seppur rischiosa come lo è ogni cambiamento importante, può essere fatta solo dopo aver fidelizzato la clientela che non ha più bisogno di associare il colore al prodotto, perché si fida a priori del brand.

Il pubblico

Un altro fattore da considerare nella scelta del colore è il pubblico.

Numerosi studi di fisiologia, psicologia e linguistica hanno appurato che esistono differenze oggettive e misurabili nel modo in cui uomini e donne vedono, percepiscono e chiamano i colori. In base a quanto emerso sembrerebbe che le donne siano in grado di riconoscere più sfumature e tonalità rispetto agli uomini.

Per quali ragioni?

  • Fattori genetici e fisiologici: uno studio della Arizona State University ha dimostrato che l’opsina, ovvero il gene che consente di percepire il rosso e il verde, si trova sul cromosoma X. La donna possedendo due cromosomi XX è avvantaggiata nella percezione.
  • Fattori lessicali: alcuni studiosi sostengono che le donne non solo percepiscono più colori rispetto agli uomini, ma che abbiano anche un vocabolario più ampio e una maggiore propensione a memorizzare i termini.
  • Fattori evolutivi e comportamentali: le donne nell’antichità si dedicavano alla raccolta e al riconoscimento delle bacche, mansione che le ha aiutate ad avere una maggiore sensibilità ai colori.

Certamente non possiamo generalizzare, ma queste inclinazioni fisiologiche vanno considerate sulla base del pubblico target a cui si rivolge il brand.

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali differenze tra uomini e donne nelle preferenze e percezione del colore.

I colori per gli uomini

Dallo studio “Associazione dei colori” di Joe Hallock emerge come gli uomini siano più attratti dai colori brillanti, vivaci e scuri.

Il colore prediletto dal genere maschile, così come da quello femminile è il blu, segue per gli uomini il nero e il verde. Il viola al contrario è uno dei colori meno apprezzati.

Infine, a differenza delle femmine, i maschi tendono a classificare i colori in macrocategorie come il rosso, il verde, il blu evitando di includere le sfumature.

I colori per le donne

Il genere femminile apprezza molto le tinte tenui e le sfumature pastello.

Oltre al blu, il colore preferito da entrambi i sessi, il gentil sesso apprezza molto il viola, colore spesso utilizzato nel settore beauty.

Tra i colori meno amati dalle donne ci sono l’arancione, il marrone e il giallo.

Differenze uomini e donne percezione colore

L’ impatto dei colori sugli acquisti

I colori di un brand hanno un notevole impatto sui comportamenti d’acquisto, quando parliamo di vendita di beni al consumo.

Quando un cliente ricerca un prodotto l’occhio cade sull’articolo dal colore che meglio richiama la qualità cercata. Secondo alcuni studi infatti, l’utente formula il suo giudizio su un prodotto entro 90 secondi, giudizio di matrice emozionale fortemente influenzato dal colore.

I medesimi principi valgono anche per le campagne di Social Marketing. Un post pubblicato sui Social Network diviene efficace e crea interazione se ha dei colori capaci di catturare l’attenzione del navigatore, nel mare di colori tipico di ogni social feed.

I colori per call to action efficaci

Le call to action, proprio per il ruolo che hanno, devono essere in forte contrasto con gli altri colori utilizzati. L’opposizione aiuta ad attirare subito l’attenzione dell’utente, guidandolo all’acquisto non appena ne matura la volontà, aumentando di conseguenza il tasso di conversione.

Oltre al contrasto però è importante la coerenza. Quando si sceglie di utilizzare un colore per la CTA di una azione, questo deve rimanere invariato, per educare l’utente a riconoscerla e a capirne il significato istintivamente.

Una regola precisa per scegliere i colori per call to action efficaci non c’è.
E’ preferibile:

  • Scegliere colori brillanti come il blu, il verde e l’arancione perché attirano più facilmente l’attenzione dell’utente, trasmettendo contemporaneamente valori di autorevolezza e serenità.
  • Prediligere pochi colori massimo 2-3 per non creare confusione nella mente.
  • Essere coerenti all’immagine aziendale, alla sua storia anche a livello cromatico.

I colori influenzano!

Abbiamo compreso come i colori siano capaci di influenzare la percezione di un marchio, dei suoi valori e di tutti i prodotti e servizi sotto la propria ala.
A livello tecnico e di usabilità, in ogni sito web (in particolare e-commerce) i colori hanno un ruolo fondamentale nel guidare l’utente verso i punti cardine dello stesso, attraverso le call to action.

Uno studio accurato dei colori e del pubblico target è essenziale PRIMA di elaborare la strategia di ogni progetto web e di digital marketing in generale.


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David

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